Sintomi, diagnosi, possibilità di cura: ecco alcune info utili
Le malattie delle valvole cardiache si sviluppano quando una valvola del cuore si deteriora o si ammala. La persona che ne soffre si sente stanca, può avere vertigini, difficoltà respiratorie, dolore al petto; molto spesso non è più in grado di compiere attività che normalmente faceva solo pochi mesi o settimane prima. Molte persone tendono a imputare queste condizioni all’invecchiamento, ma spesso così non è.
Le malattie delle valvole cardiache possono danneggiare la capacità del muscolo cardiaco di pompare il sangue, provocando danni al cuore anche irreversibili, fino allo scompenso cardiaco e alla necessità, quando possibile, di trapianto dell’organo.
La prognosi delle malattie delle valvole cardiache, non diagnosticate e non curate adeguatamente, è sfavorevole; il rischio di sintomi invalidanti o perfino di morire nell’arco di pochi anni è consistente, sino al 50% dei casi più gravi e sintomatici.
La buona notizia è che queste malattie sono curabili. La diagnosi può essere semplice: il primo passo è auscultare il cuore con un fonendoscopio (la valvola malata fa “rumore”). Grazie alla ricerca e all’innovazione tecnologica, la maggior parte dei pazienti può oggi sottoporsi a un intervento di riparazione o sostituzione della valvola compromessa.
Le terapie più innovative disponibili permettono anche di trattare persone che un tempo erano giudicate inoperabili o a rischio elevatissimo di eventi avversi successivi all’intervento, di ridurre la durata del ricovero ospedaliero e permettere al nostro Servizio sanitario di garantire un elevato livello di qualità delle cure offerte ai cittadini.